Dr. Nader Butto.
Capire i meccanismi biologici fondamentali delle molecole, delle cellule, dei tessuti e degli organi permette di porre le basi per una nuova teoria sulla causa della malattia.
Questo articolo presenta una nuova teoria che mette in luce come l’intensità dello stress , l’organo malato e le quattro fasi della vita ( eccitazione, espansione, contrazione e rilassamento) siano interconnessi.
L’ intensità dello stress è determinato dall’ equilibrio tra l’ intensità dello stimolo e la soggettiva capacità di fargli fronte.
Nello stress acuto l’ intensità dello stress può essere provocata da uno dei seguenti quattro gradi di paura ( ansia, paura, panico, orrore), che sono relazionati alle quattro fasi della vita.
Quando il conflitto traumatico non viene risolto, lo stress diventa cronico.
In questo caso il modello di risposta segue le quattro fasi di reazione dello stress cronico (allarme, resistenza, adattazione, esaurimento) e può causare difficoltà di adattamento e danno.
Sia le quattro fasi dello stress acuto che quelle dello stress cronico sono relazionate alle quattro fasi della vita; il risultato dell’ energia bloccata nel meridiano o nell’ organo si manifesta come malattia; il tipo di malattia di tale organo è determinato dalla fase dove l ‘ energia si è bloccata. La parte destra o sinistra del corpo, meridiano o organo coinvolti dipende dal sesso della persona e/o dal sesso della persona con cui si è in conflitto: la parte destra è legata al maschile e la sinistra al femminile. A seconda di come viene vissuto il trauma sarà colpito un tessuto derivante da uno dei tre foglietti embrionali: ectoderma, mesoderma ed endoderma. Nello specifico 1) quando viene sentito come una minaccia di sopravvivenza viene coinvolto il
tessuto derivato dall’ endoderma. 2) se c’ è un senso di perdita di sostegno viene colpito il mesoderma, quando c’è un senso di separazione sarà coinvolto il tessuto derivato dall’ ectoderma.
Questa nuova teoria rappresenta la base per un nuovo metodo di classificazione della malattia che può aiutare i ricercatori a formulare nuovi protocolli e sviluppare strategie innovative per la prevenzione , la diagnosi ed il trattamento della stessa.